Translated by: Eleonora Contrino and Federica Vernuccio
Evaluation of Breast Edema Findings at T2-weighted Breast MRI Is Useful for Diagnosing Occult Inflammatory Breast Cancer and Can Predict Prognosis after Neoadjuvant Chemotherapy.
Harada, T. L., Uematsu, T., Nakashima, K., Kawabata, T., Nishimura, S., Takahashi, K., Sugino, T. (2021).
Radiology,299(1), 53-62. doi:10.1148/radiol.2021202604
https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.2021202604
In questo studio, gli autori hanno cercato di determinare la correlazione tra il grado di edema mammario su immagini T2-pesate e la prognosi delle pazienti affette da cancro al seno trattate con la chemioterapia neoadiuvante (CNA).
Sono state revisionate, in maniera retrospettiva, le risonanze mammarie di 408 donne trattate con chemioterapia neoadiuvante effettuate tra gennaio 2011 e dicembre 2018. L’edema al seno è stato classificato (BES) da 1 a 4 (1 = nessun edema, 2 = edema peritumorale, 3 = prepettorale, 4 = edema sottocutaneo sospetto per cancro al seno infiammatorio occulto). Le differenze nella sopravvivenza libera da malattia e la sopravvivenza complessiva tra gli score dell’edema al seno sono stati determinati utilizzando il log-rank test (dei ranghi logaritmici). Delle 408 pazienti (età media, 53 anni; range, 28-80 anni), 65 (16%) hanno avuto una recidiva e 27 (7%) sono decedute. Sono state individuate differenze significative nella sopravvivenza libera da malattia per BES 4 vs 1, BES 5 vs 1, BES 5 vs 2 e BES 5 vs 3. I tassi di sopravvivenza globale erano inferiori in pz con BES 4 e 5 vs. BES 1-3. Gli autori hanno quindi concluso che lo score dell’edema mammario può essere correlata con la prognosi dei pazienti trattati con CNA.
Breast Cancer Screening with Abbreviated Breast MRI: 3-year Outcome Analysis.
Kwon, M., Choi, J. S., Won, H., Ko, E. Y., Ko, E. S., Park, K. W., & Han, B. (2021).
Radiology,299(1), 73-83. doi:10.1148/radiol.2021202927
https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.2021202927
In questo studio, gli autori hanno provato a determinare l’accuratezza diagnostica della RM con un protocollo abbreviato per lo screening del cancro al seno, e hanno confrontato i risultati con quelli dello screening annuale per tre anni consecutivi. Tra settembre 2015 e agosto 2018, 1.975 donne si sono sottoposte a 3.037 esami RM con protocolli abbreviati, che includevano sequenze T2-pesate e dinamiche con mezzo di contrasto. Non sono emerse differenze statisticamente significative nei tre anni consecutivi in termini di tasso di rilevamento del tumore (6.9-10,7 per 1.000 esami di screening), sensibilità (70-85%), specificità (93,5-94,1%), VPP per il richiamo (9,7-15,6%), VPP per la biopsia (31,6-63,2%), tasso di interpretazione alterata e di cancro intervallo. Tutti i tumori “mancati” erano significativamente più piccoli dei tumori rilevati su RM di screening con protocollo abbreviato nei tre anni consecutivi.
Supplemental MRI in Extremely Dense Breasts: Sharp Reduction in False-Positive Rate in the Second Screening Round of the DENSE Trial.
Veenhuizen, S. G. A., de Lange, S. V., Bakker, M. F., Pijnappel, R. M., Mann, R. M., Monninkhof, E. M., de Koning, H. J. (2021).
Radiology, 299(2), 278–286.
https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.2021203633
In questo studio, gli autori hanno cercato di confrontare gli indicatori di performance tra il primo e il secondo ciclo di screening di RM nel trial DENSE: Dense Tissue and Early Breast Neoplasm Screening, condotto tra dicembre 2011 e gennaio 2016. Questo trial è stato associato al programma di screening mammografico sulla popolazione olandese per donne di età compresa tra 50 e 75 anni. Le donne arruolate, con seni densi e una precedente mammografia negativa sono state sottoposte a un ciclo iniziale di screening RM supplementare. Un secondo ciclo di screening RM è stato eseguito alle donne che avevano avuto una successiva mammografia negativa dopo la loro prima RM. Circa 3.400 donne sono state sottoposte a una seconda risonanza magnetica. Il tasso di falsi positivi è stato di 26,3 per 1.000 esami di screening rispetto ai 79,8 del primo turno. Il tasso di rilevamento di neoplasia per la seconda RM è stato di 5,8 per 1.000 esami di screening rispetto a 16,5 nel primo turno. I valori predittivi positivi per il richiamo e la biopsia sono risultati comparabili tra i due cicli di screening. Gli autori hanno concluso che i tassi più bassi di rilevamento del cancro e di falsi positivi erano probabilmente dovuti alla disponibilità di precedenti esami di risonanza magnetica e al campione complessivamente più piccolo di tumori prevalenti.
Shear-Wave Elastography of the Breast: Impact of Technical Image Quality Parameters on Diagnostic Accuracy.
Chou, S. S., Baikpour, M., Zhang, W., Mercaldo, S. F., Lehman, C. D., & Samir, A. E. (2021).
American Journal of Roentgenology,216(5), 1205-1215. doi:10.2214/ajr.19.22728
https://www.ajronline.org/doi/abs/10.2214/AJR.19.22728
In questo studio, gli autori hanno cercato di studiare l’impatto dei parametri qualitativi dell’elastografia shear-wave (o ad onde di taglio) (SWE) sulle prestazioni diagnostiche delle misurazioni dell’elasticità nel classificare le lesioni mammarie. Da ottobre 2017 ad agosto 2018, sono state esaminate in maniera retrospettiva 281 lesioni mammarie sottoposte a SWE e biopsia ecoguidata. Tre radiologi, in cieco, hanno valutato la qualità dell’immagine degli esami SWE come scarsa (punteggio 0) o alta (punteggio 1), la valutazione includeva parametri come la visualizzazione in B-mode della lesione, la presenza di un near-field red pattern, il posizionamento del FOV e l’aspetto dei tessuti circostanti. Le immagini SWE sono state considerate di alta qualità quando il near-field red pattern e la visualizzazione in B-mode hanno ricevuto un punteggio consensuale di 1. Rispetto alle immagini SWE di bassa qualità, le immagini di alta qualità avevano valori AUC significativamente maggiori. Gli autori hanno concluso che i parametri di qualità dell’immagine dell’elastografia shear-wave hanno il potenziale di migliorare l’accuratezza della SWE nel differenziare le lesioni mammarie maligne da quelle benigne.
Background Parenchymal Uptake on Molecular Breast Imaging and Breast Cancer Risk: A Cohort Study.
Hruska, C. B., Geske, J. R., Conners, A. L., Whaley, D. H., Rhodes, D. J., Oconnor, M. K., Vachon, C. M. (2021).
American Journal of Roentgenology,216(5), 1193-1204. doi:10.2214/ajr.20.23854
https://www.ajronline.org/doi/abs/10.2214/AJR.20.23854
In questo studio, gli autori hanno cercato di esaminare la relazione tra l’assorbimento parenchimale di fondo (BPU) sull’imaging molecolare del seno (MBI) e il rischio di cancro al seno. La coorte retrospettiva ha incluso quasi tremila donne senza una storia di cancro al seno che hanno eseguito un MBI tra il 2004 e il 2015. I radiologi, in cieco dalle future diagnosi di cancro al seno delle pazienti, hanno classificato la BPU su MBI come bassa (fotopenica o minima) o elevata (lieve, moderata o marcata). All’interno della coorte, a 144 donne è stato diagnosticato una neoplasia mammaria dopo un tempo di follow-up medio di 7,3 anni. Nel complesso, l’aumento del rischio di cancro al seno era associato a un aumento della BPU (rapporto di rischio [HR] 2,39, p</= 0,001) ma era significativo solo nelle donne in post-menopausa (HR 3,5, p <.001). Il rischio assoluto a 5 anni di cancro al seno nelle donne con BPU elevato è stato del 4,3% rispetto al 2,5% con BPU basso. Nelle donne in post-menopausa con seno denso, il rischio assoluto di cancro al seno a 5 anni è aumentato all’8,1%. Gli autori hanno concluso che un elevato BPU è associato ad un aumentato rischio di cancro al seno, in particolare nelle donne in post-menopausa con seno denso.
Digital Mammography Has Persistently Increased High-Grade and Overall DCIS Detection Without Altering Upgrade Rate.
Neal, C. H., Joe, A. I., Patterson, S. K., Pujara, A. C., & Helvie, M. A. (2021).
American Journal of Roentgenology,216(4), 912-918. doi:10.2214/ajr.20.23314
https://www.ajronline.org/doi/abs/10.2214/AJR.20.23314
In questo studio, gli autori hanno cercato di esaminare la relazione tra la mammografia digitale (MD) e l’aumento sostenuto del rilevamento del carcinoma duttale in situ (DCIS), nonché i tassi di upgrade dal DCIS al cancro invasivo. In questo studio retrospettivo sono stati inclusi 484 casi di calcificazioni mammografiche diagnosticate come DCIS, ottenuti tra il 2001 e il 2014. Durante questo periodo di tempo, l’istituto ha utilizzato sia la mammografia su pellicola che la MD con una transizione completa alla MD nel 2010. Dei casi di DCIS inclusi, la MD ha avuto un tasso di rilevamento più elevato rispetto alla mammografia su pellicola (p <.001) con un doppio tasso di rilevamento per DCIS di alto grado (p<.001). Questi tassi sono persistiti dopo il picco prevalente di DCIS rilevato dalla mammografia digitale nel 2008. I tassi di upgrade da DCIS a cancro invasivo non sono statisticamente differenti tra mammografia digitale e mammografia su pellicola (p = .74) e il 71% degli upgrade a tumori invasivi erano inizialmente DCIS di alto grado. Gli autori hanno concluso che la MD ha dimostrato tassi di rilevamento raddoppiati rispetto alla mammografia tradizionale per il rilevamento del DCIS, che sono stati mantenuti dopo il picco prevalente. Inoltre, gli autori hanno determinato che i tassi di upgrade a cancro invasivo erano simili per entrambe le metodiche.
MRI-guided breast biopsy based on diffusion-weighted imaging: A feasibility study.
Montemezzi, S., Cardano, G., Storer, S., Cardobi, N., Cavedon, C., & Camera, L. (2021).
European Radiology,31(5), 2645-2656. doi:10.1007/s00330-020-07396-2
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33128183/
In questo studio, gli autori hanno cercato di esaminare l’utilità della DWI per la caratterizzazione delle lesioni nelle biopsie mammarie RM-guidate. In questo studio sono state incluse 87 biopsie mammarie RM-guidate eseguite tra marzo 2019 e giugno 2020. È stata ottenuta una sequenza DWI preliminare (b=1300 s/mm2) per determinare la visualizzazione della lesione e sono state osservate 64 lesioni in DWI. La dimensione media delle lesioni “mass-“ e “non mass” è stata rispettivamente di 10,7 mm e 33,9 mm. L’ago della biopsia è stato visto in DWI nel 96,9% dei casi. Il marker del sito bioptico è stato confermato con l’imaging T1- pesato secondo il protocollo standard, ma è stato identificato nel 95,5% dei casi su DWI. Gli autori hanno concluso che la DWI è una sequenza efficace e affidabile per il target delle mass-lesions e non mass-lesions (di almeno 5 mm di dimensione) quando le lesioni vengono visualizzate su DWI prima della procedura. La DWI fornisce anche un rilevamento affidabile dell’ago e del marker del sito di biopsia e può fornire un’alternativa più economica alle biopsie mammarie RM-guidate con mezzo di contrasto.
The role of contrast-enhanced ultrasound in the diagnosis of malignant non-mass breast lesions and exploration of diagnostic criteria.
Zhang, F., Jin, L., Li, G., Jia, C., Shi, Q., Du, L., & Wu, R. (2021).
The British Journal of Radiology,94(1120), 20200880. doi:10.1259/bjr.20200880
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33560894/
In questo studio, gli autori hanno cercato di determinare l’efficacia diagnostica dell’ecografia con mezzo di contrasto (CEUS) nella diagnosi di non mass-lesions mammarie (NML) maligne. Nello studio sono stati inclusi circa 100 pazienti con NML osservati con gli ultrasuoni convenzionali. Sono stati confrontati i patterns di enhancement in CEUS tra NML benigni e maligni. Inoltre, gli autori hanno confrontato le performance diagnostiche di BI-RADS-US, CEUS e BI-RADS-US combinato con CEUS. Gli indicatori diagnostici in CEUS includevano vasi radiali o penetranti, area di enhancement e grado di enhancement. Le sensibilità per BI-RADS-US, CEUS e BI-RADS-US combinato con CEUS sono state rispettivamente del 100%, 80,4% e 94,6%. Le specificità per BI-RADS-US, CEUS e BI-RADS-US combinato con CEUS sono state rispettivamente del 30,2%, 74,6% e 77,8%. Gli autori hanno concluso che la CEUS ha dimostrato la massima specificità ma la più bassa sensibilità nella diagnosi di NML maligni. BI-RADS-US combinato con CEUS fornisce la massima sensibilità e specificità per la diagnosi di NML maligni.
References